Soudal-QuickStep, il congedo di Rémi Cavagna: “Qui tante vittorie memorabili, mi dispiace dover andar via”
Alla fine di un autunno a dir poco movimentato, la Soudal-QuickStep perderà tanti corridori per certi versi storici, che non faranno parte dell’organico del Wolfpack nella stagione 2024. Uno di questi è Rémi Cavagna, francese di 28 anni che proprio con la maglia dell’allora QuickStep Floors passò professionista nel 2017 e che da quel momento non ha mai cambiato squadra. Fino, appunto, a questa sessione di CicloMercato. Cavagna saluta la formazione belga con 13 vittorie, di cui quattro di livello WorldTour, e con un contributo probabilmente inestimabile dato alle strategie di squadra, sia nelle Classiche che nelle corse a tappe.
“Quando sono passato professionista, non sapevo nulla di ciclismo – le parole di Cavagna – Ma i tecnici e il personale della squadra mi hanno aiutato a trovare il mio posto e a imparare tante cose, che poi mi sono state utili. Quando sono arrivato a Denia per il primo collegiale di allenamento, non credevo ai miei occhi: ero lì con Julian Alaphilippe, Tom Boonen e Philippe Gilbert. Una cosa formidabile, per un ragazzo di 21 anni. Mi sono trovato in un ambiente in cui ho potuto crescere, gara dopo gara e anno dopo anno. La squadra mi ha dato grande fiducia e io ho potuto scoprire le corse più importanti, dalle Monumento ai Grandi Giri, un aspetto che mi ha aiutato ad arrivare dove sono oggi”.
Cavagna spende belle parole per la squadra belga: “Ho incontrato persone splendide e si sono formati legami che dureranno, anche se ora prenderò una strada diversa. Abbiamo affrontato insieme tante bellissime corse e abbiamo raccolto vittorie memorabili. Se ne devo scegliere una, penso alla Vuelta a España 2019: in quella edizione abbiamo vinto cinque tappe (una proprio con Cavagna – ndr) e siamo stati nel cuore dell’azione in quella pazza giornata con arrivo a Guadalajara, quando andammo a 52 km/h di media e vinse Gilbert. Quel giorno fu fantastico”.
Il francese, che nel 2024 vestirà la maglia della Movistar, aggiunge: “Per la mia carriera, uno dei momenti chiave è stata la vittoria di tappa al Giro di California 2019, quando attaccai fin dall’inizio e arrivai dopo 80 chilometri di fuga solitaria, con 7-8 minuti di vantaggio. Fu il mio primo successo a livello WorldTour e credo di poter dire che tutto sia cambiato per me dopo quel giorno. È uno dei momenti che resterà per sempre nel mio cuore, insieme a tutte le persone della squadra. Il Wolfpack è stato e sarà sempre la mia seconda famiglia. Ma questo è il ciclismo: mi dispiace dover andar via, ma voglio comunque ringraziare tutti. Ci rivedremo sulle strade il prossimo anno”.
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